lunedì 7 dicembre 2015

ROCCALUMERA. BOLLETTE ACQUA CON PROBLEMI, IMPREVISTI E PROTESTE


ROCCALUMERA (Messina). Iniziamo con un breve escursus storico: la precedente amministrazione Miasi, per motivi a noi sconosciuti, non aveva provveduto alla lettura dei contatori acqua del paese negli anni 2010, 2011, 2012 e 2013. Insediatasi nel giugno 2013, la nuova compagine capitanata da Gaetano Argiroffi, fra le altre cose, anche perché sollecitata dalla Corte dei Conti, decideva di incaricare una ditta esterna (per una spesa di circa 7.000 euro) la quale si faceva carico della lettura di tutti i contatori del paese e, consegnato il lavoro svolto agli uffici comunali preposti, questi - previo conteggio – provvedevano a far recapitare le relative bollette a domicilio, bollette da pagarsi in una prima trance nel mese di marzo e settembre 2015 ed in una successiva nei mesi di marzo e settembre 2016 e marzo 2017.
In tale modo, il primo cittadino riteneva di essere venuto sufficientemente in contro (con la dilazione dei pagamenti) ai tanti cittadini già soffocati da altre pesanti tasse comunali e non, nonchè dalla grave crisi e dalla mancanza di lavoro.
Tuttavia, ad aggravare ulteriormente la situazione, forse a causa della mole di lavoro accumulatosi, si verificavano parecchi errori nel conteggio pagamenti a carico dei contribuenti, errori da attribuirsi sia alla ditta esterna lettrice dei contatori che agli stessi impiegati incaricati del calcolo. Può capitare!
Manco a dirlo, non si contano le proteste dei cittadini che quotidianamente “visitano” ma a voce tonante gli uffici comunali se non anche la stanza del sindaco.
Ai motivi delle lamentele già esposti se ne sommano altri: infatti, il costo dell’acqua al metro cubo avrebbe dovuto essere conteggiato (se non andiamo errati) a 0,25 centesimi per gli anni 2010 e 2011 e 0,50 per il 2012 e 2013 e successivi. Cosa che non si è verificata, in quanto tutti gli anni sono stati conteggiati alla massima tariffa.
Ma non è finita qui: proprio in questi giorni, forse proprio a causa delle insistenti proteste dei cittadini, una squadra di “fontanieri” del Comune sta passando a verificare e rileggere i contatori ove porre rimedio a quanto non correttamente eseguito dalla ditta esterna costata alle casse comunali oltre 7.000 euro.
Se escludiamo la proposta (presentata da questo stesso sito, ispirata a quanto previsto nel vicino Comune di Santa Teresa di Riva), ossia: “chi non può effettivamente pagare questo balzello in più sia messo a servizio gratuito volontario del Comune fino a soddisfare la cifra dovuta per poi eventualmente risultare assunto in future mansioni regolarmente retribuite”, mai presa sul serio dall’amministrazione Argiroffi, andiamo a concludere.
Questi i fatti già documentabili, ma altri più cruenti pare si potranno registrare prima che questo mese di marzo abbia termine. Al netto dei sopra citati errori, già alla notifica delle prime bollette, commercianti ed artigiani roccalumeresi in dubbio se chiudere o meno l’attività per fallimento, annunciarono ai mass media locali una protesta generale tramite corteo pacifico sulla via Umberto I. Considerando che già l’anno scorso erano scesi in piazza Municipio ed avevano pubblicamente bruciato le bollette della TARES, verrebbe da pensare che, visti gli animi esagitati, un incontro pubblico amministrazione-contribuenti sarebbe più che opportuno ed urgente.
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07 Dicembre 2015
(Articolo già pubblicato sul sito Fogliodisicilia.it, Martedì 17 Marzo 2015)
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